L’uomo aveva inseguito e picchiato la coppia, sequestrando la 16enne e violentandole per ore in un rifugio.
E’ stato riconosciuto l’uomo senza fissa dimora che nel pomeriggio di mercoledì 3 maggio ha sequestrato e violentato una ragazza di 16 anni. Appresa l’aggressione, avvenuta a Latina Scalo, gli investigatori hanno subito ricercato l’uomo, identificato grazie ad una foto segnaletica.
L’aggressione
La coppia si era appartata in un distretto industriale abbandonato, ma ad un certo punto si è avvicinato un uomo straniero, con palesi cattive intenzioni, per cui i due ragazzi sono subito fuggiti verso la minicar di lui.
Una volta raggiunta l’auto si sono rifugiati al suo interno ma lo sconosciuto ha aperto la portiera tirando fuori il ragazzo, e facendolo svenire con un pugno. Quando il fidanzato della 16enne è riuscito a riprendere conoscenza, rendendosi conto che era solo e che la sua auto era stata rubata, ha subito chiamato la polizia.
La mattina seguente infatti la ragazza è stata trovata in una strada di campagna, all’interno dell’auto, sotto shock. Dopo i primi accertamenti in ospedale, la 16enne ha raccontato alla polizia che l’uomo l’aveva portata in un rifugio, percorrendo vie secondarie con la minicar del fidanzato, dove l’ha poi violentata per ore.
La polizia sta continuando le sue indagini nei luoghi in cui di solito si rifugiano i senza fissa dimora, ma per il momento dell’aggressore non si ha nessuna traccia. Tuttavia, l’uomo sarebbe stato riconosciuto dai ragazzi attraverso una foto segnaletica.